La psicomotricità educativa può rivelarsi utile per tutti i bambini, in particolare per quelli timidi e insicuri perché migliora la fiducia in se stessi e negli altri, oltre alla capacità di comunicare. E’ indicata anche per i bimbi molto vivaci che fanno fatica a concentrarsi. Per bambini con alcuni disturbi come autismo, ritardo mentale o altre patologie neuromotorie e neuropsichiatriche, può essere utile la psicomotricità terapeutica ma non bisogna confondere le due cose*.
La psicomotricità educativa, come si è già detto, ha lo scopo di favorire la crescita serena del bambino, sviluppando la comunicazione corporea e verbale. I corsi si svolgono in gruppo, nelle scuole o in centri pubblici e privati.
A chi può essere utile un corso di psicomotricità educativa? “Questi corsi si rivolgono a tutti i bambini” dice Bonifacio (presidente Anupi). “Questa pratica nei bambini normali dà fiducia in sé e negli altri, li aiuta a trovare i tempi di concentrazione (apportando miglioramenti anche a livello scolastico), a comunicare in sicurezza e tranquillità. Quindi si rivela particolarmente adatta a bambini molto timidi, insicuri o al contrario troppo vivaci e con difficoltà di concentrazione”.
Fonte: nostrofiglio.it
* il corsivo è mio